1. Concerti, Concerti teatralizzati e Teatro musicale
  2. Teatro musicale per bambini e ragazzi
  3. Teatro musicale per fare e raccontare la Storia
  4. Cabaret musicale

 

1. CONCERTI, CONCERTI TEATRALIZZATI e TEATRO MUSICALE

Concerto di Musica Celtica Programma di brani irlandesi, scozzesi, gallesi, bretoni (e inglesi). Nel Concerto che il Gruppo Musicaparole  presenta, si ritrovano sia l’anima popolare della musica celtica che si esprime nella fisicità del ritmo, sia l’elemento più colto, raffinato e spirituale rappresentato dalle melodie più contemplative. L’incontro tra queste due dimensioni accentua lo straordinario carattere di universalità delle melodie celtiche. Senza tempo perché di ogni tempo: medievali e rinascimentali, barocche e classiche, una musica antichissima ma che, grazie ad un’inspiegabile alchimia, si scopre modernissima.
Di queste musiche (gighe, reels, polke, valzer, ...) il Gruppo Musicaparole realizza anche una versione finalizzata alle danze e, a richiesta, con ballerini professionisti.

Concerto di Musiche popolari Italiche Basato soprattutto sull'album Ventitalie, il programma visita musicalmente le Regioni italiane. Una Ricerca etnomusicologica finalizzata al collegamento di canti popolari ai momenti fondamentali della vita dell’uomo. Ricostruzioni e rielaborazioni di stupende musiche tradizionali, secondo lo spirito della creatività popolare sintetizzabile nel detto toscano: “la favola ‘un è bella se sopra ‘un ci si rappella” ovvero: per rendere più interessante il lavoro devi metterci qualcosa di tuo. La tesi che scaturisce da tutto ciò è dunque che la Musica etnica, pur proveniente da aree geografiche fisicamente e culturalmente lontane tra loro, pur con grandi differenze stilistiche, scava sempre intimamente nell’essenza immutabile degli esseri umani.

Concerto di Musiche medievali Dopo le numerose esperienze in Concerti e Rievocazioni storiche, e dopo le collaborazioni musicali con Dario Fo (esperto di storia e cultura del Medioevo) per le musiche di scena in stile medievale delle rappresentazioni teatrali relative al Carnevale di  Fano, il Gruppo Musicaparole ha continuato ad approfondire lo studio di tale genere, anche attraverso l’incisione di un album, e ha predisposto un Concerto di musiche medievali (e in parte rinascimentali): una serie di pezzi che trasportano l’ascoltatore nelle corti, nei sagrati, nei borghi e nel contado. Durante il percorso emergono musiche tipiche di ciascun ambiente: Cantiones latinae: vivaci musiche su testi profani (alcuni tratti dai Carmina Burana); Laudi medievali: canti popolari religiosi; Intavolature dal liuto; Danze vivacissime come Saltarello, Rotta, Trotto; Canzoni narrative: storie di guerre e amori; Brani Celtici dall’antica tradizione irlandese, scozzese, bretone. I musicisti, che si esibiscono in costume, in questo particolare repertorio privilegiano, oltre all’arpa celtica, l’uso di strumenti più antichi come i flauti medievali, la chitarra battente e la chitarra-liuto, la viella, i salteri ad arco e le percussioni. Donna de Paradiso è la versione teatrale di questo concerto: un attore alterna alle musiche l’interpretazione di testi di autori medievali come Dante Alighieri, Jacopone da Todi, Giacomino da Verona, San Francesco d’Assisi, Cecco Angiolieri.

Concerto di Natale Una ricerca di suggestivi brani natalizi popolari e d’autore, noti e meno noti, provenienti da varie parti d’Italia e d’Europa. Un Natale in musica che va da Inni e Laudi medievali a Gighe e Canti narrativi rinascimentali, da Ninne nanne sei-settecentesche a Carols e Songs inglesi e celtiche. Di questo Concerto di Natale è possibile anche una “versione” umoristica: canti e musiche si alternano a recitazioni argute e burlesche riguardanti il Natale.

Canti d'amore per San Valentino Canzoni d'amore della tradizione popolare, che attraversano i secoli.

Concerto per l'8 marzo Musiche e canti, dall’antichità a tempi più recenti, che hanno per protagoniste le donne.

Aria, terra, acqua, fuoco Concerto ispirato ai quattro elementi.

Tempus fugit "Io so che cosa è il Tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo" (Agostino d'Ippona). Un Concerto nel quale si esplorano i diversi significati di "Tempo".

Francesco Guccini: l'altro poeta Un grande cantautore, un grande poeta che tocca un’enorme quantità di temi e la cui poetica poggia su diversi registri linguistici, da quelli più aulici a quelli più popolari. Disse di lui Dario Fo: “Quella di Guccini è una voce di granitica coerenza con il proprio linguaggio e pensiero”.

Sacralità in Fabrizio de Andrè La poesia di Fabrizio de Andrè ha un carattere sacro in quanto connessa con la trascendenza, con la divinità, con i misteri della religione. De Andrè non credeva in un Dio ecclesiastico ma ha sempre coltivato il dubbio interrogandosi sull'esistenza di una entità superiore. Diceva di non avere fede in Dio ma di sperare in Dio.  La parola più usata in assoluto nei suoi testi è Dio/Signore.

Gianni Rodari e la Musica Così come le fiabe non sono soltanto racconti per bambini, anche autori dichiaratamente per bambini non sono soltanto per bambini. È il caso di Gianni Rodari. I suoi testi sono anche per adulti, per rammentare loro “regole” indelebili che aiutano a vivere meglio. La sua produzione ha come fondamenta l’indagine delle dinamiche che esistono tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. Partendo da un bagaglio favolistico antico e consolidato, lo modifica e lo trasporta nella cultura e nella società del suo tempo. Molti testi di Rodari sono stati musicati da grandi musicisti come Virgilio Savona (del Quartetto Cetra) e Sergio Endrigo.

Le canzoni di Pier Paolo Pasolini Pier Paolo Pasolini. Poeta. Scrittore. Sceneggiatore. Regista. Drammaturgo. Giornalista. ... e Autore di canzoni. Disse Pasolini: "Mi interesserebbe e mi divertirebbe applicare dei versi ad una bella musica". Le sue prime canzoni, i cui temi richiamano i suoi film (Accattone, Mamma Roma, ...) furono scritte e pubblicate tra il 1960 e il 1962 ed eseguite dall'attrice e cantante Laura Betti. Verranno poi riprese nei decenni successivi da più interpreti tra cui Gabriella Ferri.

Le canzoni di Allen Ginsberg Pier Paolo Pasolini e Allen Ginsberg si incontrarono a New York nel 1966 e l'anno seguente si ritrovarono a Milano. Ginsberg soggiornò in Italia alcuni mesi e incontrò Montale, Quasimodo, Eco e Pound. Nell'incontro milanese tra Pasolini e Ginsberg, Fernanda Pivano, che fece da traduttrice, si accorse dell'amicizia nata tra i due. Il 18 ottobre 1967 Pasolini scrive una lettera: "Caro, angelico Ginsberg, ieri sera ti ho sentito dire tutto quello che ti veniva in mente su New York e San Francisco, coi loro fiori. Io ti ho detto qualcosa dell'Italia (fiori solo dai fiorai). La tua borghesia è una borghesia di pazzi, la mia una borghesia di idioti. Tu ti rivolti contro la pazzia con la pazzia (dando fiori ai poliziotti): ma come rivoltarsi contro l'idiozia? ... Queste sono state le nostre chiacchiere. Molto più belle le tue, perché tu sei costretto a inventare completamente - giorno per giorno, parola per parola - il tuo linguaggio rivoluzionario". Ecco, col suo linguaggio rivoluzionario Ginsberg volle entrare anche nel mondo della canzone, collaborando con Bob Dylan, Philip Glass, Paul McCartney e altri. I temi sono quelli dei poeti della Poetry Renaissance of San Francisco, gruppo del quale faceva parte, gruppo di rottura contro l'ideologia fasulla dell'American way of life, nel quale, al benessere pubblicizzato, corrispondeva una grigia realtà fatta di cambiali da pagare a fine mese.

Laggiù dove morivano i dannati - Poeti in manicomio: Dino Campana e Alda Merini L'Orfismo di due giganti della poesia. La discesa agli Inferi e la resurrezione. Poesia e Musica per descrivere vite sregolate che incarnerebbero il tipo del poeta pazzo e maledetto ma, come diceva Alda Merini: "L'idea del poeta maledetto non è adatta a me, il poeta è sempre benedetto" ... e pensiamo che ciò possa valere anche per Dino Campana.

Franco Basaglia, quel matto dottore dei matti - Parole e Canzoni "Qualunque cosa tu possa dire o scrivere su Franco Basaglia, sarà oggetto di contestazione". Questo mi è stato detto da un amico psichiatra quando gli ho comunicato che avrei scritto questo spettacolo. Ho pensato: "Che bella premessa!" ... Ho iniziato così a chiedere in giro a diverse persone: "Chi è Franco Basaglia?" - I più mi hanno risposto: "Non lo so!". Pochi altri: "Quello che ha chiuso i manicomi" o: "Quello che ha aperto i manicomi". Queste due risposte, in apparenza contraddittorie, sono entrambe valide. Comunque la si pensi, Basaglia è stato un grande uomo che ha combattuto una grande battaglia per i diritti dell'uomo. Il 13 maggio 2018, a 40 anni dalla Legge 180, sul giornale "L'Avvenire" appare un articolo in cui si dice che: "nonostante la Legge non abbia risolto tutto e molti sostengano a ragione che ora il manicomio è nelle famiglie dei malati, le lacune non tolgono nulla alla grandezza della riforma. Noi, magari scandalizzando qualcuno, definiamo 'santo' Franco Basaglia. Il suo folle amore per il malato di mente era lo stesso folle amore che animò tanti santi cristiani". 

Cantare la Poesia. Pier Paolo Pasolini e Alda Merini In un altro spettacolo abbiamo abbinato Alda Merini a Dino Campana. Questa volta la associamo a Pier Paolo Pasolini. Il poeta Robert Frost sosteneva che “La poesia comincia quando un’emozione ha trovato il pensiero e un pensiero ha trovato le sue parole.” E nei testi di questi due immensi poeti tale “principio” si concretizza più che mai. Così come si concretizza una riflessione dell’attrice Monica Vitti: “La poesia è una grazia … per reinventare quello che vediamo”. Pasolini e Merini sono maestri supremi dell’ andare oltre la realtà rimanendo al tempo stesso ancorati fortemente alla realtà. Scavano a fondo nei nostri cuori facendoci vedere tutto con occhi nuovi. In questo spettacolo le poesie dei due poeti sono musicate da grandissimi compositori (Piero Umiliani, Piero Piccioni, Sergio Endrigo, Ennio Morricone, Domenico Modugno, Giovanni Nuti) e diventano canzoni meravigliose: parole e musiche che ci regalano emozioni infinite.

Domenico Modugno, il padre dei cantautori italiani Domenico Modugno è il padre dei cantautori italiani, un grande maestro, autore-interprete tra i più grandi d'Europa. Innovatore in termini formali e di linguaggio, è l’iniziatore di una linea cantautorale che non fa riferimento ai modelli d’oltre oceano o ai cantautori francofoni. La sua cultura (immensa cultura) è quella mediterranea del cantastorie. Le lingue che usa e le storie che racconta sono mediterranee. Quando si esibisce fonde sempre i suoi due grandi amori, teatro e musica. Modugno è sempre attore, il suo corpo e la sua voce sono strumenti drammaturgici che, anche quando semplicemente canta una canzone, portano avanti un’azione scenica. Anticipa di vent’anni quello che sarà codificato come “teatro canzone”. Anticipa di decenni il movimento di riproposta della taranta e della pizzica. Anticipa il ricorso a vari dialetti per fini espressivi. Anticipa il recupero della musica etnica che esploderà nei decenni successivi. Anticipa le canzoni nelle quali protagonisti sono gli ultimi, i deboli: gli scemi del villaggio, i suicidi, i poveri. Anticipa i temi della Natura e degli animali. Canta la drammaticità della vita reale quotidiana, canta di minatori e pescatori. Canta la sofferenza degli animali attraverso i quali racconta vicende umane. Modugno suona e reinventa la musica del Sud Italia: le pizziche, le tammurriate, le tarantelle. Artista a tutto tondo tra i più prolifici. Ha scritto e inciso circa 230 canzoni, musical e colonne sonore. Per il cinema ha interpretato 46 film. Eduardo de Filippo, Luigi Comencini, Alessandro Blasetti, Carlo Lizzani, Vittorio de Sica, Pier Paolo Pasolini sono tra i registi che lo hanno diretto. È sempre stato attivo anche come attore teatrale lavorando con Eduardo De Filippo, Giorgio Strehler e tanti altri. Modugno è ammirato da intellettuali, artisti e colleghi: tanti hanno inciso le sue canzoni, due su tutti Elvis Presley e Mario del Monaco. Tra i suoi fans il pittore Renato Guttuso. Collabora con i poeti Pier Paolo Pasolini e Salvatore Quasimodo; quest’ultimo lo definisce un rapsòdo. Enzo Biagi scrive: “Modugno ha fatto, per la diffusione della nostra lingua, un’opera degna della Società Dante Alighieri. Dobbiamo non poco a Modugno. Tutto ciò che egli fa è tanto italiano: italiano è il suo aspetto, italiana la sua ispirazione. Chioma e sospiri sono italiani, gesti e sgomenti sono italiani: esasperati, scatenati, eccessivi, dilaganti. Modugno non appare sul teleschermo, lo occupa; non canta i suoi motivi, li impone; non vi invita ad ascoltarlo, ve lo ordina. Ve lo ordina con i capelli, gli occhi, i baffi, le mani: è fortissimo e prepotente”. Dice di lui Lino Patruno: “Modugno è come la Gioconda o come la Torre di Pisa: un monumento che appartiene all’umanità intera, un brivido di bellezza senza più nazionalità”.

Renato Carosone, umorista della canzone La figura e l'opera di un genio della canzone napoletana. Nella sua Lettera di un pianista alla Musica, Carosone sintetizza il suo amore per la Musica chiamandola “Madre mia”, “Sorella mia”, “Amante mia”. La definisce anche come “un sentiero splendido e luminoso”, da percorrere - sono parole sue - “con gioia immensa cantando, suonando, respirando, un sentiero che è la lingua più bella del mondo, quella che parlano gli angeli in paradiso”. Amante di tutta la musica: classica, etnica e jazz, fonde i ritmi della tarantella con quelli africani e americani. È stato uno dei due italiani (l'altro è Domenico Modugno) ad aver venduto dischi negli Stati Uniti senza inciderli in inglese.

Alberi - Canti e poesie per i Signori del Pianeta Terra  Canzoni, poesie, testi che hanno per protagonisti gli Alberi. Gli alberi, saldamente radicati nella terra, rappresentano la vita, la forza, la stabilità ed è agli alberi che possiamo chiedere consiglio su come rimanere saldi in mezzo alle tempeste della vita.

Canzoni per la salvaguardia dell'ambiente Autori sensibili nei confronti della Natura: Pier Paolo Pasolini sente, nel pieno del boom economico, che sta sparendo il legame tra Uomo e Terra; Domenico Modugno è il primo cantautore attento all'ambiente, in particolare agli animali e alla loro sofferenza; Adriano Celentano canta una canzone che inaugura la tematica ambientalistica e anche la prima canzone italiana sull'inquinamento alimentare; Giorgio Gaber e Gianni Rodari sono sarcastici nei confronti del modello di sviluppo delirante delle città; Francesco Guccini denuncia gli errori dell'uomo e già nel 1969 propone sepolture sostenibili; Simone Cristicchi incoraggia a cercare risposte nella Natura, in particolare negli alberi; ecc...

Osservare la Natura - Concerto teatralizzato “Vorrei vedere tutto, toccare tutto, odorare e assaporare tutto, ...” (Hermann Hesse)

Camminare nella Natura - Concerto teatralizzato “In ogni passeggiata nella Natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca" (John Muir)

Il Giardino, desiderio di ritorno all'Eden - Concerto teatralizzato “Chiunque voglia per sé un giardino, è spinto dal desiderio di un ritorno all'Eden" (Pia Pera) 

Storie animali - Concerto teatralizzato  “Un dialogo tra suoni, canti e parole per dare voce a chi voce non ha ma la cui presenza nel mondo è, per gli umani, assolutamente salvifica. E la voce degli animali è particolarmente dolce, gentile, sussurrata. Nella rappresentazione emergono luminosi ritratti di animali e anche il principio secondo il quale gli umani sono agli animali debitori, essendo essi i veri depositari del messaggio divino che ci vuole vedere vivere in armonia gli uni accanto agli altri" (Stefania Omiccioli)

Difficoltà nel fare scelte sostenibili - Concerto teatralizzato  La sostenibilità è uno sviluppo che assicura il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. E poi ci sono i prodotti e i materiali sostenibili, il biodegradabile, il compostabile, ecc… per una sostenibilità vera: Ambientale e Sociale nonché Economica. I comportamenti sostenibili sono faticosamente applicabili, soprattutto per l’egoismo dell’uomo che non vuole rinunciare a nulla. Ma lo sviluppo delle civiltà umane è diventato insostenibile e, nonostante le difficoltà, non abbiamo più alternative. Il cammino è la sostenibilità.

Come cani e gatti (bambini - angeli - comici) Concerto teatralizzato  Pablo Neruda è tra i poeti che maggiormente è riuscito a capire e descrivere questi meravigliosi nostri compagni di vita. Ecco cosa scrive sul cane: “I suoi occhi son due domande umide, due fiamme liquide interroganti. La gioia d’esser cane e d’esser uomo tramutata in un solo animale che cammina movendo sei zampe e una coda”… e sul gatto: “Minima tigre da salotto, fiera indipendente della casa, poliziotto segreto delle stanze, quando passi e posi quattro piedi delicati sul suolo, diffidando di ogni cosa terrestre, perché tutto è immondo per l’immacolato piede del gatto".

Concerti didattici - su strumenti, autori e generi musicali Per le scuole di ogni ordine e grado.

W La Scuola. Tragedia musicale da ridere Una satira feroce ma comicissima (satira è anagramma di risata) sul mondo della scuola. La rappresentazione, nella forma del Teatro Canzone, alterna momenti recitati a momenti cantati e suonati. “ …Raramente ho trovato tanta intelligenza, tanta sensibilità, tanto candore come in questi artisti. Nelle loro ballate ho sentito ad un tempo la poesia di Giorgio Gaber e la denuncia di Bertold Brecht. Cantanti, attori, musicisti, autori dei testi e delle musiche, ci hanno trascinato in una cavalcata attraverso i mali antichi e recenti del mondo della scuola, senza fare sconti a nessuno, senza dimenticare nulla. Ci hanno fatto provare un piacere collettivo come dovrebbe essere sempre a teatro.” Alberto Berardi da Il Messaggero Pesaro - 27/dicembre/2001.

"Ventitalie": Musica, Tradizione, Storia, Letteratura, Mito e Leggenda nelle 20 Regioni Italiane Uno Spettacolo articolato in 20 numeri: dieci Musiche rappresentano la metà delle Regioni e dieci Racconti l’altra metà. Il lavoro è il risultato di una Ricerca etnomusicologica finalizzata al collegamento della musica popolare con l’essenza degli esseri umani e con i momenti fondamentali della vita. Troviamo, nelle loro varie sfumature e nei diversi aspetti, la giovinezza, il divertimento, la danza, la primavera, il gioco, la presa in giro, il cibo, il vino, il sonno, l’amore, la fatica del lavoro, il dolore, l’emigrazione, la fede religiosa, i momenti particolari dell’anno come il Natale, il Carnevale e il Maggio e, ovviamente, la nascita e la morte. La Musica etnica, pur proveniente da aree geografiche fisicamente e/o culturalmente lontane tra loro, pur con grandi differenze stilistiche, scava intimamente nell’essenza immutabile degli esseri umani. Con questo repertorio si penetra nel tempo e nello spazio del popolo italiano. Suoni intimi (della musica e della parola) di lingue che sono pura emozione e riempiono vuoti di memoria, soprattutto quando si corre il rischio di dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Materiale prezioso di storie musicali e linguistiche. Storie che raccontano la Storia vera del popolo italiano o …. dei popoli italiani: dello Stato italiano con la sua varietà di Etnie. La storia fatta dal Popolo e non subita dal popolo.  Quel Popolo diventa protagonista dello spettacolo, con le sue musiche e le sue storie. Per noi, che viviamo in un'epoca nevroticamente chiassosa, l'ascolto di questo repertorio popolare è uno scavare nell’essenza immutabile dell’uomo e nel silenzio delle nostre radici, l’immersione in un mondo atavico che non c’è più fuori di noi ma che è sempre dentro noi. Un viaggio in 20 Regioni che non hanno confini, semplicemente perché ogni luogo è confine.

Il Venditore di canzoni In questo Spettacolo, imperniato sulla musica etnica, con costumi ed elementi scenici, in una forma che è un misto tra il Concerto e la Commedia musicale, la parte recitata è il contesto in cui si inseriscono i brani suonati e cantati. La rappresentazione è il risultato di una ricerca etnomusicologica finalizzata al collegamento di canti popolari a momenti fondamentali della vita dell’uomo, dalla nascita alla morte. Il Venditore di canzoni è una figura storicamente esistita. Ha avuto antecedenti come i Menestrelli, i Giullari medievali e i Cantastorie che facevano musica per guadagnarsi da vivere ma svolgevano contemporaneamente una importante funzione sociale diffondendo informazione e cultura (vere e proprie gazzette ambulanti). In tempi più recenti il Venditore di Canzoni, così come rappresentato nel film di Renè Clair Sotto i tetti di Parigi del 1930, distribuiva, a pagamento, testi e spartiti delle canzoni che cantava nelle strade e nelle piazze, per coinvolgere il pubblico in esecuzioni collettive.

Communico, l'Universo della Comunicazione COMUNICAZIONE. Dal latino COMMUNICO, ovvero: mettere in comune, far partecipe. Si tratta di uno sterminato complesso di attività e si farebbe prima a dire che “Tutto è comunicazione”. Tra Musica e Teatro, tra serio e faceto, il Gruppo Musicaparole analizza e “rappresenta” alcuni esempi di Comunicazione.

Nessun mare tra il dire e il fare Uno spettacolo teatrale e musicale sul difficile rapporto tra il mondo della Scuola e quello del Lavoro. Con ironia, e un realismo fortemente satirico, vengono toccati temi importanti come la didattica laboratoriale auspicata da un settore (quello dell'imprenditoria) che attende dalla scuola giovani preparati.

Fantasia Medievale Un contesto teatrale in cui brani musicali e interventi recitati (con testi di autori come Dante, Jacopone da Todi, Cecco Angiolieri, Giacomino da Verona, San Francesco d’Assisi, …) generano un’esplorazione del Medioevo. Luoghi ideali per l’ambientazione dello spettacolo sono Conventi, antiche Chiese, Chiostri, Castelli o antichi Palazzi. Per il coinvolgimento di un pubblico eterogeneo che comprenda anche bambini e ragazzi, il tessuto dello Spettacolo, fondamentalmente impostato come parodia, è farcito di momenti comici e contaminazioni moderne: gli spettatori vengono provocati con effetti di contrasto.

Rinascimento fantastico Anche in questo caso c'è un contesto teatrale in cui musica e recitazione (con autori quali Angelo Poliziano, Lorenzo il Magnifico, ...) interagiscono "descrivendo" l'Età del Rinascimento.

Marche in scena Spettacolo che ha per protagonista le Marche, una Regione italiana ancora tutta da scoprire. Attraverso musica e letteratura si penetra dentro una terra sconosciuta anche ai suoi stessi abitanti.

Tristano e Isotta - Storia d'Amore, di Patria e d'Onore Opera celtic-pop che narra il mito di Tristano e Isotta. Il tutto nasce da una collaborazione tra il Gruppo Musicaparole e il cantautore Stefano Fucili. Oltre allo stesso Fucili, tra gli autori figurano Francesco Gazzè, Lucio Dalla, Enzo Vecchiarelli (anche arrangiatore delle musiche). Il cast vede la partecipazione di attori, cantanti, strumentisti, danzatori, un coro polifonico.

Orlando Furioso Dell’ Orlando appare improbabile  ogni tentativo di messa in scena: per la quantità dei personaggi, il perpetuo incalzare e divagare degli eventi, le miriadi di situazioni  che si succedono: rimescolamenti, allegorie, intersezioni tra il naturale e il magico. Le parole di Ariosto suonano come musica ... e allora perché non usare proprio la musica, supremo mezzo di espressione, per una trasposizione teatrale? Ecco nascere questa versione in forma d’Opera, con una scrittura musicale tardo rinascimentale e intrusioni novecentesche. Musiche e Testi di Riccardo Marongiu, Libretto di Graziella Della Costanza, Arrangiamenti di Enzo Vecchiarelli.

Romeo and Juliet La storia d'amore più popolare d'ogni tempo. L'archetipo dell'amore avversato dalla società. Il tutto narrato in forma d'Opera, con moderata azione scenica. Musiche di Riccardo Marongiu, Testi in lingua originale di Graziella Della Costanza, Arrangiamenti di Enzo Vecchiarelli.

Alchimia dei volti Spettacolo di Musica-Parola-Pittura. Intendendo l’ “alchimia” nel suo significato più ampio di “trasformazione”, l’ ambito della pittura che più si avvicina all’alchimia è forse la fisiognomica. Il volto vede costantemente in azione il vero protagonista della sua incessante mutazione. E chi è il vero protagonista? È il tempo! È il tempo che conduce i giochi e che mescola e distilla i componenti di ogni essenza.  

  

Sotto l'Alpe della Luna - Miti e Leggende dell'Appennino Spettacolo di Musica-Parola-Immagine. È possibile una Saga Appenninica, un Censimento di Miti e Leggende dell'Appennino anche con il fine di conoscere più a fondo i Territori? Sicuramente sì! Ci sono molti libri e raccolte sul tema. Ma noi queste Leggende e questi Miti vogliamo raccontarli teatralmente! Vogliamo usare le arti della rappresentazione: la Parola, l’Immagine, la Musica!

La danza (ruota) delle Stagioni L'anno solare, nella sua suddivisione in mesi e soprattutto in Stagioni, è una giostra che coinvolge tutti gli inquilini del cosmo. La differente esposizione degli emisferi alla luce del sole è ciò che caratterizza i mesi e genera i raccolti, la fonte di sussistenza per ogni inquilino del mondo. Dalle età più remote l'uomo non ha fatto altro che (per cercare e a volte illudersi di capire) dare un nome a quei cicli e dare un volto a vicende che, altrimenti, resterebbero oscure, incomprensibili. Nello Spettacolo la Stagioni saranno annodate a Musiche e Poesie.

Il Pupo che ride Nel 2003 e 2004 il premio Nobel per la Letteratura Dario Fo curò il Progetto (Testi e Regia) per il Carnevale di Fano (PU). Noi fummo tra i collaboratori del grande Maestro. In questo spettacolo vengono riproposte scene tratte da quel meraviglioso evento artistico.

Agonia e Bellezza (Libro di Ipazia di Mario Luzi) Voci, immagini, proiezioni, costumi, suoni e danze per "raccontare" la tragica vicenda di Ipazia di Alessandria così come viene narrata da Mario Luzi nel Libro di Ipazia. Da un'idea della prof.ssa Katia Migliori dell'Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino.

Io, Paola, la commediante (di Mario Luzi) Omaggio all'attrice Paola Borboni ed efficace e straordinario discorso (attraverso parole, musica, danza, costumi e installazioni scenografiche) sul regno dell’ambiguità: il Teatro. Da un'idea della prof.ssa Katia Migliori dell'Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino.

Le debolezze ... e i deboli Uno spettacole che cerca di rispondere ad eterne domande esistenziali. Che cos’è la debolezza? È l’esser troppo fragili? Troppo delicati? Labili? Vulnerabili? Il non resistere alle tentazioni? Il cadere facilmente nel senso di colpa? Il sentirsi inadeguati? Avere difficoltà nei rapporti sociali? Sentirsi isolati? Sentirsi esclusi? Eccessivamente timidi? Avere paura di tutto? Avere troppe fobie? Avvertire spesso il senso di panico? Essere privi di autostima? Sentirsi costantemente falliti? Non essere convinti di nulla? Non avere idee? Non avere ideali? Illudersi facilmente e rimanere perennemente delusi? Non afferrare le cose avvertendone la caducità e l’evanescenza? Sentirsi pieni di difetti caratteriali e fisici? … Che cosa è la debolezza?

 

 

2. TEATRO MUSICALE PER BAMBINI E RAGAZZI

L'Operetta delle Filastrocche Le poesie e le filastrocche possono essere semplicemente lette ma anche narrate. Qui ci si spinge oltre: le filastrocche di Gianni Rodari, incentrate sui grandi temi di cui tanto si discute a partire dai primi anni di scuola (natura, amicizia, pace, fratellanza tra i popoli, ecc…), vengono raccontate ma anche drammatizzate e musicate (da Virgilio Savona) rendendo i contenuti più variegati e stimolando la comprensione dei relativi messaggi.  

La Barba del Conte Si tratta di una fiaba popolare del Piemonte presente nella raccolta di Italo Calvino Fiabe popolari italiane. La fiaba, con musiche e canti, verrà in parte narrata e in parte drammatizzata assumendo la forma di piccola commedia musicale. Va sottolineato a questo proposito il valore etnomusicologico dell’abbinamento della ricerca letteraria e musicale: infatti alla storia piemontese sono state adattate musiche popolari piemontesi.

Vado via con i gatti Da un racconto di Gianni Rodari. Il signor Antonio, capostazione in pensione, è un po’ triste perché ogni volta che tenta di raccontare ai suoi famigliari qualche episodio della sua vita trascorsa, è pregato di tacere. Ognuno (figlio, nuora e nipotino) è impegnatissimo nelle proprie faccende e nessuno ha tempo per lui. Decide quindi di scappare via di casa, dare le dimissioni da essere umano e andare a vivere con i gatti. Ma quando si troverà nel mondo dei gatti scoprirà cose che non poteva neppure lontanamente immaginare …

Tam Lin - il cavaliere elfico Spettacolo teatrale, tratto da un'antica fiaba scozzese, con musiche celtiche. C'era una volta, in una terra celtica, una principessa di nome Janet. Viveva in un grande castello circondato da una foresta magica, abitata da strani esseri tanto che tutti avevano paura di entrarci. Un giorno, nonostante tutti i divieti che le avevano sempre imposto, Janet decise di andare a esplorare la foresta. Non trovandoci niente di strano cominciò a cogliere fiori ma, appena ebbe staccato una rosa, le comparve davanti una specie di uomo, che sembrava un uomo ma forse non lo era, tutto vestito di bianco, con un mantello bianco e con la pelle pure bianchissima: Tam Lin, il cavaliere degli Elfi ...

La Storia vera, ma vera vera, di Babbo Natale Si racconta, attraverso giochi teatrali e musicali, la genesi e l'evoluzione storica di questo notissimo personaggio. E verrà sciolto, una volta per tutte, il secolare dubbio: Babbo Natale esiste o non esiste?

Benvenuti a Verdebosco È un racconto musicale, dal palese fine didattico, con canzoni composte da Davide Grilli e arrangiate da Enzo Vecchiarelli. Lo scopo è quello di sensibilizzare i più piccoli alla bellezza del bosco e dei suoi abitanti e al rispetto di tutta la Natura.

Gianni Rodari e le Filastrocche canterine È una versione per i più piccini, ridotta e variata, dell' Operetta delle Filastrocche. I contenuti rimangono tutti , in un contesto teatrale assai agile.

Gianni Rodari e l'inclusione e la solidarietà sociale Inclusione, il contrario di Esclusione. Inclusione a livello individuale, inclusione a livello sociale come, per esempio, l'inclusione scolastica. Certamente l'esempio più bello di inclusione è l'amicizia, l'amicizia tra due persone, tra più persone, tra tutte le genti del mondo ... che è poi quell'utopia che chiamiamo "Pace tra i popoli".

 

 

 

3. TEATRO MUSICALE PER FARE E RACCONTARE LA STORIA

Dal Moulin Rouge all'Orient Express: luci e ombre della belle epoque  Spettacolo teatrale di parole, musiche, proiezioni e danza. Con una libertà di pensiero prima sconosciuta, la Belle Epoque fu un periodo storico ma anche uno stato d'animo. Tutto spinge a una fiduciosa visione della vita. I progressi della tecnica e della scienza furono senza paragoni con le epoche passate. Era forte l'idea che il Novecento sarebbe stata un'epoca di pace e di benessere. Invece "Quella società stava vivendo su un campo minato" (Paul Morand)

 

Dai diari della Grande Guerra: 1914/1918 Domenica 28 giugno 1914 a Sarajevo vengono assassinati l’arciduca ereditario austriaco Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia. Non era il primo capo di Stato o erede al trono che veniva ammazzato dall’ anarchico di turno! Negli ultimi vent’anni era già toccato al presidente di Francia Marie François Sadi Carnot, all’imperatrice Elisabetta (la celebre Sissi), al re d’Italia Umberto I, al presidente degli Stati Uniti William Mc Kinley. Questa volta però ci fu una reazione: si misero in moto i meccanismi delle alleanze e ci fu “l’inutile strage” come la chiamò Papa Benedetto XV. Ma sappiamo che le vere ragioni della Grande Guerra sono da ricercare negli interessi politici, economici e coloniali delle potenze europee. Quando si viene a conoscenza dell’attentato di Sarajevo, le capitali d’Europa sono immerse nella mondanità ma, in breve tempo, ai balli del Moulin Rouge si sostituirà il suono delle armi e sarà la fine della Belle Epoque.

L’avvento dei totalitarismi: 1922/1945 Spettacolo teatrale di musiche, parole, immagini sulla storia che va dalla fine della I guerra mondiale alla fine della II. Un invito a riflettere su un recente, inquietante passato della storia europea, in cui gli uomini sono stati chiamati a compiere una drammatica scelta tra oppressione, servilismo e libertà.

Raccontare la Resistenza e la Liberazione. Alleati e Partigiani nell'Italia spezzata La Resistenza italiana fu guerra patriottica e lotta di liberazione in un’ Italia spezzata. Spezzato il territorio da Linee (Trincee) come la Gustav e la Gotica. Spezzata perché Tedeschi da una parte e Alleati dall’altra. Spezzata perché spezzati gli Italiani. Fu infatti anche guerra civile contro i collaborazionisti dei Tedeschi: sia gli Alleati che i Tedeschi disponevano di reparti italiani. Il più importante risultato della Resistenza fu la coabitazione di formazioni politiche reciprocamente ostili: comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, cattolici, liberali, repubblicani, anarchici. In venti mesi di combattimenti contro un nemico comune, i leader di questi movimenti si guardarono con rispetto.

Voci dello Sdegno e del Coraggio, cantare la Resistenza  I testi dei canti della Resistenza si riassumono in un pensiero di Sant'Agostino: La speranza ha due bellissimi figli: lo Sdegno e il Coraggio. Lo Sdegno per la realtà delle cose; il Coraggio per cambiarle.

La guerra fredda e il miracolo economico: 1945/1965 Spettacolo teatrale di musiche, parole, immagini. Dalle macerie della II guerra mondiale al boom economico, dalla povertà al consumismo sfrenato. Una società che cambia in fretta e radicalmente.

Le Promesse della Costituzione La Costituzione è la legge fondamentale che fissa l'organizzazione dello Stato, fissa le regole e i princìpi che sono il fondamento dell'intero ordinamento giuridico. Piero Calamandrei sosteneva che le PROMESSE scritte nella Costituzione dovevano essere mantenute, ben sapendo che si sarebbe trattato di una lotta costante e di un cammino tortuoso. E sottolineava ulteriormente il concetto: “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. Bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere le PROMESSE”. Calamandrei si accorse subito che la Costituzione era qualcosa di rivoluzionario tanto che affermò: “Per fare la rivoluzione in Italia basterebbe mettere in pratica quanto scritto nella nostra Costituzione”.

La contestazione giovanile e il Sessantotto 1965/1978 Il ’68 è stato una “rottura del tempo”. Di colpo ci siamo trovati in un luogo nuovo dell’esistenza dove si respirava un senso di assoluta libertà. Lo spettacolo teatrale, di musiche, parole, immagini, indaga del Sessantotto gli antecedenti e le conseguenze, le conquiste e i fallimenti.

Canti politici di protesta Il Sessantotto attraverso i canti che lo precedono e che immediatamente lo seguono. La ribellione operaia e studentesca descritta da testi che oggi appaiono ingenui e retorici, spesso violenti ma che, storicizzati e contestualizzati, sono straordinari documenti che testimoniano l'ultima "rivoluzione" culturale e sociale dell'Italia.

Martin Luther King La storia di un gigante del XX secolo. I suoi celebri discorsi. La sua vita narrata dalla moglie Coretta e commentata da canzoni epocali a lui legate e da lui ispirate.

Il Novecento Viene raccontato e cantato il XX secolo: uno spettacolo che sintetizza alcuni degli spettacoli sopra descritti.

I sette Lido La storia di un edificio - l'hotel Lido di Fano - che nei suoi 112 anni di vita, dal 1853 al 1965, "assorbe" anche la storia della sua città e dell'Italia, rimanendo coinvolto negli accadimenti che in oltre un secolo si susseguono.

La soffitta di Luciano Luciano Pusineri. La vita artistica di un pittore, attore e insegnante, nato a Genova e vissuto a Fano (in provincia di Pesaro e Urbino), che attraversa un secolo di storia italiana: dal primo dopoguerra al secondo conflitto mondiale, dal boom economico all’inizio dell’era digitale. Passare dal palcoscenico alla “bottega” da pittore, dal set cinematografico all’aula scolastica o ai capannoni dei carristi è stata la sua realtà quotidiana.

Pietra, mani, ingegno Spettacolo teatrale e musicale che "narra" La Storia degli Scalpellini di  Sant’Ippolito, un borgo della Val Metauro.

 

Casa mia. Il Canto degli Emigranti L’Emigrazione, tragicamente antica e tragicamente attuale. Le grandi masse di persone che si spostano da una zona all’altra del Pianeta per cercare migliori condizioni di vita! … Partire in cerca di Fortuna, il dolore nel lasciare le proprie cose (la terra, la casa, le persone amate, la lingua, …), la speranza, la paura dell’incognito, la nostalgia, il ricordo, il desiderio del ritorno a casa. Il fenomeno è magistralmente descritto nelle canzoni dell’emigrazione, popolari e d’autore, che, con i loro testi e le loro musiche, toccano le corde più profonde.

 

 

 

4. CABARET MUSICALE

Achille Campanile e lo stipendio dei parlamentari L'umorismo di un ironico interprete del costume, della società, della vita.

Walter Chiari, dalla barzelletta al teatro La comicità di uno dei "mostri" della Commedia all’italiana.

Poesie dem-Enziali Spettacolo esilarante incentrato sui testi dem-Enziali del poeta Zeno Achille Cervi.

La corte de li buffoni. Risate medievali Spettacolo comico con, protagoniste, storie medievali.

La commedia dello sport Lo sport è coinvolgimento, lo sport è passione, lo sport ... fa anche ridere!

Na ... tale e quale! ... ma quale Natale? Il Natale rivisitato e visto da angolazioni comiche e grottesche!

Johann Pachelbel Il dualismo, i plagi e le scopiazzature in musica: la figura dell'abate musicista Johann Pachelbel, pozzo senza fondo da cui attingere.

Ti ricordi Carosello? Il celeberrimo Carosello: vent'anni di pubblicità televisiva (1957-1977) scolpita nella memoria degli Italiani meno giovani e tramandata nella memoria dei più giovani.

W la scuola, tragedia musicale da ridere Versione cabarettistica, nello stile del Teatro-canzone, dello spettacolo di satira (comicissima) sul mondo della scuola.

Bifolchi, cafoni e sempliciotti Spettacolo incentrato sui cafoni e sul doppio significato del termine; uno positivo: il contadino, il provinciale, in generale la persona semplice; uno negativo: la persona incivile e maleducata.

Il Canto dei Vini Andare in giro e passare dalle taverne medievali alle osterie dei cantautori. Il vino e il bere sono sempre stati, nei loro diversi aspetti, cantati nei secoli.

Sant'Antoniə, Sant'Antoniə lu n'mich' d' lu d'mòniə Si può imbastire un cabaret sulla figura di un santo? … Ma certo che sì, ed ecco allora un cabaret su Sant’ Antonio Abate, detto anche sant'Antonio d'Egitto, del Fuoco, del Deserto, l'Anacoreta, il Grande. Fondatore del monachesimo cristiano e primo abate della storia: costituì infatti famiglie di monaci guidati da un abbaà, un padre spirituale. Antonio, il più delle volte raffigurato con un maiale, è il protettore degli animali domestici ma è soprattutto il santo delle “tentazioni” che possono assumere l'aspetto dell'oro, delle lusinghe muliebri o della lotta contro i demoni.

Storie boccaccesche di una Pesaro che fu Storie (narrate e cantate) ambientate in una verosimile Pesaro medievale. La tecnica del Conta e del Cantastorie si mescola a quella del cabaret. Cambiando i nomi dei luoghi e dei personaggi, lo spettacolo può essere "localizzato" e ambientato in qualunque città o borgo.

Sul materasso Il materasso è il "luogo" del rilassamento per eccellenza. Attraverso una mini rappresentazione si vuole spingere a pensare a usi diversi del materasso. È una scusa per affrontare l’argomento dello stress e per cercare soluzioni per affrontarlo.

Fiori che cantano Ci sono cose che non possono non piacere a tutti! Un esempio? … I FIORI! Come possono non piacere i fiori? … la loro forma … il loro colore? In questo spettacolo si parla di fiori nelle canzoni. Ci si accorgerà di quanto i fiori accompagnino, colorandoli e profumandoli, momenti importanti della nostra esistenza!

Amar cantando  Alcuni modi di intendere l'Amore attraverso testi di canzoni. È il tema per eccellenza delle canzoni e non è facile cantarlo senza cadere nella banalità. 

Parla, parla, ti ascolto Versione cabarettistica dello spettacolo Communico, l'Universo della Comunicazione. Dal latino COMMUNICO, ovvero: mettere in comune, far partecipe. Tra Musica e Teatro, tra serio e faceto, si analizzano e “rappresentano” esempi di Comunicazione.

Il cantautore: tra racconto, poesia e messaggio Divertente Conferenza-concerto sul mondo dei cantautori. Chi è il cantautore? Verrà “analizzata”, in stile cabarettistico, questa “figura” … tra racconto, poesia e messaggio.

Attraversando l'Italia - Canti popolari dalle Regioni Italiane (Conversazione musicale sul canto popolare) L’Etnomusicologia studia la musica popolare sostenendo il principio del relativismo musicale secondo il quale la musica, intesa come linguaggio, va considerata senza preclusioni di genere, epoca, provenienza e soprattutto senza stabilire gerarchie di valore. Ma che cos’è la Musica Popolare? Possiamo riassumere dicendo che ha tre fondamentali caratteristiche che rispondono alle domande: Chi? Quando? Come?

  1. Chi è l’autore di un certo brano? È anonimo; la musica popolare è creazione di un popolo intero e non di un singolo individuo.
  2. Quando è stato composto? Non si sa. Non c’è un tempo preciso! Soprattutto non si può conoscere la datazione del primo nucleo di un canto popolare, quello da cui poi derivano tutte le trasformazioni successive.
  3. Come si esegue? Essendo tramandata oralmente e non scritta, le varianti che ognuno introduce la possono far divenire, nel tempo, qualcosa di completamente diverso dall’originale secondo il detto toscano “la favola ‘un è bella se sopra ‘un ci si rappella”.

 

 

 

1. Celti al Teatro del Trionfo

Celti al Teatro del Trionfo (2003)   

     L'Album, il primo del Gruppo Musicaparole, è stato registrato in presa diretta al “Teatro del Trionfo” di Cartoceto, in Provincia di Pesaro e Urbino. Contiene 19 brani della tradizione celtica; dall’Irlanda alla Scozia, dal Galles alla Bretagna, si entra nella cultura musicale di questi Paesi.

 

 

 

 

  1. The Little Bench Of Rushes & When The Cock Crows It Is Day
  2. My Heart’s In The Highlands
  3. Morfa’r Frenhines & Rhiwabon & Hela’r Sgyfarnog  
  4. I’ll Ay Ca’ In By Yon Toun & Rattlin’ Roarin’ Willie
  5. Doue Lan A Vandeleh & Ma Fransez
  6. Wae’s Me For Prince Charlie
  7. My Love She’s But A Lassie Yet 
  8. Charlie Is My Darling
  9. Ye Banks And Braes
  10. Scotland The Brave
  11. Skye Boat Song & The Birks Of Aberfeldy
  12. Lady Greensleeves
  13. Buan Na Rainich & Come Under My Plaidie
  14. Sally Gardens 
  15. Fill The Cups
  16. The Banks Of The Suir & Follow Me Down To Carlow
  17. Maid Colleen & John O’ Connor
  18. Duncan Gray & The Keel Row
  19. Auld Lang Syne 

divisore

 

  Il Medioev2. Il Medioevo ben temperatoo ben temperato (2005)

      Il Gruppo Musicaparole ha affrontato un Album di pezzi medievali (e in minima parte rinascimentali), già sperimentati in concerti, rievocazioni storiche e negli spettacoli creati con Dario Fo e rappresentati al Carnevale di Fano del 2003 e 2004. I componenti del Gruppo, con la partecipazione del percussionista Ivan Gambini (collaboratore di Nicola Piovani) si sono “divertiti” a manipolare i brani con interventi personali, senza eccedere nel modernismo, conservando l’immediatezza e l’istintività della musica arcaica. Hanno fatto uso delle proprie voci e dei propri strumenti, non tipicamente medievali ma straordinariamente efficaci nella resa: flauti dolci (sopranino, soprano, contralto, tenore), arpa celtica, chitarra classica, chitarra battente e percussioni. Le musiche, più note e meno note, vocali e strumentali, sono state scelte secondo un percorso storico, nell’antica Europa, che tocca molti ambienti sociali: da quello di corte a quello del popolo e a quello religioso, con testi popolari e letterari. Il CD contiene 23 brani:

 

  1. Trotto
  2. Blessed be that maid Marie
  3. De la crudel morte de Cristo & Bacche bene venies
  4. Tempus est iocundum
  5. Altissima luce & Chanson de mai
  6. Winder wie
  7. Le Tournoiement des dames & Omnes gentes plaudite
  8. Ecce gratum et optatum
  9. Saltarelli
  10. Iam dulcis amica venito
  11. Como poden per sas culpas
  12. Gloria’n cielo e pace’n terra
  13. Rotta
  14. Troppo perde’l tempo
  15. Danse royale
  16. Aurea lyra
  17. Santez Mari Mamm Doue & An Alarc’h
  18. Tourdion (Quand je bois du vin clairet)
  19. Kemp’s jig & Me a gar eur Goulmik
  20. Personent hodie
  21. Tordiglione & Les bouffons
  22. Cantio vernalis
  23. Schiarazula Marazula

divisore

 3 4. Notturni CelticiNotturni Celtici (2007)

     Per “Notturno” si intende genericamente una composizione ispirata alla notte o tendente ad evocare atmosfere notturne. Dalla “Notte dei tempi” si tramandano le melodie celtiche che, pervase di profonda umanità e di eterna modernità, trovano infiniti punti di contatto con l’animo di qualunque ascoltatore. Le melodie più suadenti e ispirate, anche se spesso venate di tristezza, hanno una funzione catartica che porta sia alla riflessione che al rilassamento: alcune, vere e proprie lullabies (ninne nanne), trasmettono serenità e amore come Sleep My Baby (Ancient Irish Lullaby), altre utilizzano un gergo infantile come Baloo Baleerie che riprende una tipica “coccola” scozzese. In Good Night e in The Fanaid Grove, invece, si è avvolti dall’effetto onomatopeico di un leggero vento notturno con risultato ipnotico di calo della tensione. Gli incantevoli brani di questa raccolta, selezionati da Susanna Pusineri e arrangiati da Enzo Vecchiarelli del Gruppo Musicaparole, appartengono alla tradizione irlandese e scozzese e sono stati interpretati dall’arpa celtica, dal violino, da violoncello e viola da gamba, dal flauto dolce tenore e dalla chitarra e da evocativi interventi delle voci. Questo quarto disco, che è un'altra versione, arricchita nella strumentazione e nell'arrangiamento, del terzo CD del Gruppo Musicaparole Ninne Nanne Celtiche (pubblicato nel Natale 2006 nella raccolta Coccole Sonore) contiene 20 brani:

  1. Preludio
  2. Good Night
  3. Believe Me If All Those Endearing Young Charms  
  4. My Yellow-Haired Lad 
  5. The Fanaid Grove
  6. The Gentle Maiden 
  7. Shule Aroon 
  8. The Gartan Mother’s Lullaby
  9. Ancient Irish Lullaby 
  10. Rantin’ Rovin’ Robin  
  11. Ay Waukin, O (When I sleep I dream)
  12. Baloo Baleerie (Sleep saft my baby) 
  13. Bonnie Dundee 
  14. Dumbarton’s Drums 
  15. The flowers O’ the Forest 
  16. Kelvin Grove 
  17. The Lea-Rig 
  18. A Man’s A Man For a’ That 
  19. I Aince lo’ed a Lass 
  20. A Rosebud By My Early Walk

divisore

5. NataleNatale (2007)

     Venti brani (in realtà 24 perché alcuni sono raccolti in suite) della tradizione natalizia delle aree italica, francofona, ispanica, anglosassone e celtica, composti fra i secoli XIII e XIX. È il risultato di un profondo lavoro di ricerca storica e musicale. La compilation rappresenta molto bene la storia del Gruppo Musicaparole perché contiene, legati dal comune denominatore del Natale, i generi più praticati dalla Formazione stessa. I 20 brani del CD:

 

 

  1. Coventry Carol
  2. God rest you merry gentlemen
  3. Christmas Eve
  4. Natus est de Virgine
  5. Away in a Manger
  6. O l’heureuse journéè
  7. Il est né le Divin Enfant
  8. Noël est arrivé
  9. Nanita nana
  10. Nat’è ‘l nostro Salvatore
  11. Bambino divino
  12. Personent voces puerulae
  13. Adeste fideles
  14. Fermarono i cieli
  15. Tu scendi dalle stelle/Quanno nascette Ninno 
  16. Siam pastori e pastorelle/Natu natu Nazzarè
  17. Pasturelli der Signore
  18. Il bambino della pace
  19. Lusive la lune come un biel dì
  20. Stille nacht/Piva piva/Deck the hall

divisore

 6. VenitalieVentitalie (2010)

     L' Album è il risultato di una Ricerca etnomusicologica finalizzata al collegamento di canti popolari a momenti fondamentali della vita dell’uomo. Venti musiche, una per ogni regione italiana (trenta a dire il vero, visto che nella metà dei casi si tratta di brani legati in coppia), che hanno un comune denominatore: nella meravigliosa attualità della loro anima antica attraversano tutto l’arco della vita dell’uomo. Così troviamo, nelle loro varie sfumature e nei diversi aspetti, la giovinezza, il divertimento, la danza, la primavera, il gioco, la presa in giro, il cibo, il vino, il sonno, l’amore, la fatica del lavoro, il dolore, l’emigrazione, la fede religiosa, i momenti particolari dell’anno come il Natale, il Carnevale e il Maggio e, ovviamente, la nascita e la morte. Abbiamo proposto ricostruzioni e rielaborazioni di queste stupende musiche tradizionali secondo lo spirito della creatività popolare sintetizzabile nel detto toscano: “la favola ‘un è bella se sopra ‘un ci si rappella” ovvero: per rendere più interessante il lavoro devi metterci qualcosa di tuo.La tesi che scaturisce da tutto ciò è dunque che la Musica etnica, pur proveniente da aree geografiche fisicamente e culturalmente lontane tra loro, pur con grandi differenze stilistiche, scava sempre intimamente nell’essenza immutabile degli esseri umani. È interessante far notare lo sviluppo di questo lavoro che è a suo modo “corale”. Una coralità che nasce dall’ esigenza di aprire finestre sulla nostra storia, condividendola con una serie di musicisti e musicologi che operano sull’intero territorio italiano così da avere una visione globale e comune così sintetizzabile:  queste musiche sono un mezzo per viaggiare in un mondo senza confini o in un mondo nel quale ogni luogo è confine.

I 20 brani del CD:

  REGIONE BRANI
  1 VALLE D’AOSTA La complainte de la mère de Rochel  / La jambe  me  fait  mal
  2 PIEMONTE Jolicoeur  / La bello vinnho
  3 LIGURIA Flamenga / Testa Grossa
  4 LOMBARDIA El vegnarà ‘l papà / O macchinista getta carbone
  5 TRENTINO  A. ADIGE La dragona / Saltarello della Cestazanà
  6 VENETO Infin ch’l tempo è belo
  7 FRIULI V. GIULIA Atenz Du’ Cuanc’
  8 EMILIA ROMAGNA Canto a la boara / Valzer dei disertori
  9 TOSCANA Fa’ la nanna mio Ciocione
10 MARCHE Canto a vatoccu / Saltarello
11 UMBRIA Tidoletto
12 LAZIO Zucca pelata
13 ABRUZZO Scura maje
14 MOLISE Ecco maggio / Scite fatte la vònna ròsce
15 CAMPANIA Palummella
16 PUGLIA Mundanare alla carpinese  (Tarantella del Gargano)
17 BASILICATA Lu dupu e la pecuredda
18 CALABRIA ‘A riturnella
19 SICILIA Bedda mia, lu tempu vinni / Iu partu e su custrittu di partiri
20 SARDEGNA Murinedda / Ai ninnora

divisore

7. Tristano e IsottaTristano e Isotta - Storia d’amore, di patria e d’onore (2011)

     Opera Celtic-Pop con musiche di Stefano Fucili - testi di Stefano Fucili, Francesco Gazzè, Lucio Dalla, Elisa Ciabotti - arrangiamenti di Enzo Vecchiarelli - narrazioni in versi di Francesco Gazzè - parti corali di Francesco Santini - regia di Fabrizio Bartolucci. Questa versione di Tristano e Isotta narra del principe Tristano, rimasto orfano da bambino e allevato dallo zio Mark, re della Cornovaglia. Tristano si fa onore e diventa erede al trono di Cornovaglia. Isotta, principessa irlandese, è promessa a re Mark. Ovviamente, tra peripezie d’ogni sorta (duelli, draghi, ...) Tristano e Isotta si innamorano. Si celebrano però, come deciso, le nozze tra re Mark e Isotta. Ma Isotta tradirà suo marito (re Mark) con Tristano. I due verranno scovati in un bosco, catturati e imprigionati dalle guardie di re Mark. E qui c’è la modernità di questa versione: Re Mark, la figura più nobile del racconto, è profondamente addolorato perché ama Isotta e anche Tristano che considera un figlio. Nonostante il tradimento di entrambi, non li fa giustiziare dando loro la possibilità di decidere cosa fare. Isotta sceglierà il Re e Tristano se ne andrà per sempre dalla corte di Mark.

 

personaggi e interpreti            

Tristano  Stefano Fucili

Isotta  Valeria Visconti

Re Mark  Enzo Vecchiarelli

Ancella Brangania  Susanna Pusineri

Narrazione e Regia  Fabrizio Bartolucci

 

Gruppo Musicaparole(nel Tristano e Isotta Ensemble)

Susanna Pusineri Arpa celtica

Maurizio Mainardi Flauti

Massimiliano Poderi Violino e Salterio ad arco

Enzo Vecchiarelli Chitarre (classica, 12 corde e battente), Bodhran

con

Marco Pacassoni Percussioni

Maurizio Serafini Cornamusa irlandese

Stefano Fucili Chitarre (12 corde e battente)

Coro Polifonico Malatestiano diretto da Francesco Santini

 

 L'Album contiene 26 tracce. Ecco le tracce audio n° 10 e n° 22:

10. Complotto a corte e il Drago - Irish Bourre

22. La cattura - Cavalleresco

 

divisore

8. Atmosfere celticheAtmosfere Celtiche (2015)

     Nei 18 brani contenuti in questo Album (in realtà 25 perché 7 sono suite che abbinano due pezzi), si ritrovano sia l’anima popolare della musica celtica, che si esprime in gioiose danze e nella fisicità del ritmo, sia l’elemento più colto, raffinato e spirituale rappresentato dalle melodie più struggenti e contemplative pervase di malinconici sospiri e profonda umanità. L’incontro tra le due dimensioni accentua lo straordinario carattere di universalità delle melodie celtiche che trovano infiniti punti di contatto con l’animo di qualunque ascoltatore. Senza tempo perché di ogni tempo: medievali e rinascimentali, barocche e classiche, una musica antichissima ma che, grazie ad una inspiegabile alchimia, si scopre modernissima. Le stesse musiche attraversano i secoli mutando con il mutare dei tempi e sono capaci di rinnovarsi decennio dopo decennio, di adeguarsi a nuovi strumenti, a nuove tecnologie e a nuove prassi interpretative non abbandonando mai però il loro spirito e sapore arcaico. A-temporali dunque ma anche a-spaziali: ancestralmente vicine alla nostra sensibilità, in esse si riconoscono anche elementi di culture diverse e geograficamente lontane tra loro (orientali, andine, ecc …). I 18 brani contenuti nell’album:

  1. WHISKEY BEFORE BREAKFAST
  2. CAROLAN’S WELCOME
  3. THERE WAS A LAD
  4. FUNERAL MARCH OF BRIAN BORU
  5. THE MAID BEHIND THE BAR
  6. FHEAR A’ BHATA
  7. WHEN THE COCK CROWS IT IS DAY & THE IRISH WASHERWOMAN
  8. IRISH BOURRÉE
  9. JOHN BARLEYCORN
  10. THE WISE MAID & THE BLACKTORN STICK
  11. THE KERRY DANCE
  12. THE MORNING STAR REEL & DEVER THE DANCER JIG
  13. AS I ROVED OUT/NIGHT VISIT
  14. CARVAL NY DROG WRAANE & GILDEROY THE RED HAIRED BOY
  15. CUTTING THE BRACKEN (BUAIN NA’ RAINICH) & COME UNDER MY PLAIDIE
  16. THE SIEGE OF ST. MALO & FANNY POWER
  17. MY LORD WILLOUGHBY’S WELCOME HOME & MONAGHAN JIG
  18. THE GEESE IN THE BOG